sabato 13 marzo 2010

Anche gli studenti di Cervinara dicono NO alla Riforma Gelmini



Anche a Cervinara gli studenti dicono no alla riforma.
In concomitanza delle varie manifestazioni studentesche del 12 marzo avute nel resto d’Italia, davanti alle scuole superiori di Cervinara compaiono due striscioni di protesta per dire no alla riforma e per dire no alla distruzione della scuola pubblica così come succederà con l’istituzione del Pdl Aprea che porterà la scuola a un modello di istruzione privata filo-aziendale. Inoltre, sempre con il Pdl Aprea è prevista l’istituzione di un comitato tecnico – scientifico che proietta la scuola in una situazione di autonomia finanziaria e questo porterebbe ad investimenti da parte di persone esterne che cercheranno sempre un profitto e non investono dei soldi per pura beneficienza o per il bene dello studente.
Altro motivo di protesta è il Riordino dei Cicli che porterà a una riduzione di circa 80 ore per gli istituti tecnici professionali che metterà a rischio l’autonomia didattica e non sarà dato maggiore peso al potere decisionale degli studenti.
Per gli studenti Cervinaresi, questo vuole essere un altro atto, dopo la manifestazione del 9 ottobre e del 17 novembre, per dimostrare il loro dissenso alla riforma che sta portando ad uno smantellamento della scuola pubblica a favore dei privati. Insieme a tutti gli altri studenti italiani, il fine di queste iniziative è di far capire al governo che gli studenti non si arrenderanno finchè non saranno ritirate le varie proposte del ministro Gelmini e il Pdl Aprea.
I provvedimenti di riordino delle scuole superiori e il ddl Gelmini sull’università – continuano gli studenti nella nota - rispondono alla sola logica dei tagli, senza presentare reali progetti educativi e di investimento nel futuro del Paese, quindi nei giovani.
L’UdS punta ad elaborare un “AltraRiforma della scuola e dell'università”, che metta al centro le proposte e le reali esigenze degli studenti, a partire dal diritto allo studio, la didattica, le rappresentanze studentesche. Chiediamo una legge quadro nazionale sul diritto allo studio con un fondo straordinario di finanziamento che possa delineare per tutte e venti le regioni del nostro Paese una cornice comune di offerta formativa e un reale accesso ai percorsi scolastici e universitari per tutte e tutti, a prescindere dalle condizioni economiche di partenza. Solo con efficaci provvedimenti sui trasporti, sulla casa, sui libri, sulle mense, sui consumi culturali si può costruire la formazione dei «capaci e meritevoli».

Fonte: Irpinia News

giovedì 4 marzo 2010

12 marzo: mobilitazione studentesca nazionale

L'Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario lanciano da oggi assemblee ed iniziative in tutte le città per preparare una mobilitazione studentesca che si terrà il 12 marzo, in concomitanza con lo sciopero generale indetto dalla CGIL.


Negli ultimi mesi il governo Berlusconi ha dichiarato esplicitamente, attraverso specifici provvedimenti, le proprie intenzioni: affamare la scuola pubblica, rendere definitivamente private le università e cancellare la ricerca libera dal territorio nazionale". Gli ultimi provvedimenti ministeriali descrivono la volontà di rendere la scuola e l'università uno strumento funzionale alle logiche del profitto di pochi, privando un'enorme fetta di popolazione della possibilità di costruirsi un futuro. Ne sono un segno evidente i provvedimenti di riordino delle scuole superiori e il ddl Gelmini sull'università, che rispondono alla sola logica dei tagli, senza rispondere a reali progetti educativi e di investimento nel futuro del Paese.
Vogliamo elaborare un "AltraRiforma della scuola e dell'università, che metta al centro le proposte e le reale esigenze degli studenti, a partire dal diritto allo studio, la didattica, le rappresentanze studentesche. Chiediamo una legge quadro nazionale sul diritto allo studio con un fondo straordinario di finanziamento che possa delineare per tutte e venti le regioni del nostro Paese una cornice comune di offerta formativa e un reale accesso ai percorsi scolastici e universitari per tutte e tutti, a prescindere dalle condizioni economiche di partenza. Solo con efficaci provvedimenti sui trasporti, sulla casa, sui libri, sulle mense, sui consumi culturali si può costruire la formazione dei «capaci e meritevoli».
Con queste richieste invitiamo tutti gli studenti a mobilitarsi cin cortei ed iniziative pubbliche venerdì 12 marzo.

"Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli!"

SCARICA VOLANTINO: http://www.unionedeglistudenti.net/sito/index.php?/download-document/123-manifesto-12-marzo-2010.html

LE NOSTRE RICHIESTE (sintesi): http://www.unionedeglistudenti.net/sito/index.php?/download-document/122-piattaforma-12-marzo-2010-sintesi.html