venerdì 29 gennaio 2010

Maturità 2010: Materie e date delle Seconda Prova

Sono state rese note le date e le materie che caratterizzeranno l’esame di Maturità 2010. La Gelmini, anche quest’anno, svela quali saranno le materie della seconda prova utilizzando il proprio canale Youtube.


DATE MATURITà 2010.


Prima Prova: martedì 22 giugno 2010
Seconda Prova: mercoledì 23 giugno 2010

LE MATERIE. Seconda prova: Licei.
-classico: greco;
-scientifico: matematica;
-linguistico: lingua straniera;
-pedagogico: pedagogia;
-artistico: figura disegnata.

LE MATERIE. Seconda prova: Istituti Tecnici e Professionali.
-tecnico commerciale (ragionieri): economia aziendale;
-tecnico per geometri: estimo;
-tecnico per il turismo: lingua straniera;
-professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: economia e gestione delle aziende ristorative;
-professionale per i servizi sociali: tecnica amministrativa.



martedì 26 gennaio 2010

27 Gennaio, Giornata della Memoria - Per non dimenticare la Shoah

Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia. Il 27 Gennaio data simbolica della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, che è stata appunto decisa per ricordare che cosa è stato, prima ancora del momento indimenticabile della sua liberazione, che cosa ha rappresentato quel campo per quei terribili tre anni della sua esistenza.
“Perché non succeda mai più”. Questa è la parola d’ordine che ricorre in questa circostanza. Non abbiamo dubbi sul fatto che sia giusta e che ripeterla ogni anno in questa giornata, lungi dal banalizzarla, dovrebbe rafforzarla e soprattutto farla diventare un patrimonio stabile della coscienza individuale e collettiva. Dobbiamo però riconoscere che non è sufficiente. Il problema è non tanto che cosa affermiamo, ma che cosa abbiamo fatto e che cosa intendiamo fare.
Nel 65° anniversario della fine della guerra e della liberazione dei campi, il giorno della memoria assume un particolare significato. Per ricordare (come indica la legge che istituisce la giornata della memoria) "la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetti i perseguitati”. Come sindacato studentesco siamo vicini più che mai a chi anche oggi quotidianamente subisce ogni forma di discriminazione poiché questa è sempre gravida di violenza. Siamo vicini a chi la nuova destra xenofoba vorrebbe colpire e isolare (oppositori politici, omosessuali, ebrei, immigrati).


« Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario » (Primo Levi)

venerdì 22 gennaio 2010

Apprendistato a 14 anni: Il diploma degli sfruttati

Il 20 Gennaio 2010 la Commissione Lavoro della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge 1441 quater che garantirebbe l’assolvimento dell’obbligo scolastico anche nei canali di Apprendistato dal’età di 14 anni.
Mentre gli alti stati europei stanno progressivamente elevando l’obbligo scolastico a 18 anni, per garantire un’istruzione elevata e gratuita per tutti, il Governo Italiano torna sui passi tracciati dalla Moratti: con l’apprendistato si può prendere un titolo di studio, due anni di lavoro saranno come un biennio sui banchi di scuola.
L’apprendistato è una tipologia di contratto, questo vuol dire che lo studente può andare a lavorare dai 14 anni in poi e può seguire dei corsi formativi.
Anziché frequentare un biennio sui banchi si potrà entrare in catena di montaggio, il ritorno dello sfruttamento minorile sarà un dato di fatto.
Le fregature sono molte:
1) lo stipendio sarà minore di quello che prendono i lavoratori che fanno lo stesso lavoratore dell’apprendista
2) i contributi saranno pagati dallo Stato e non dall’azienda
3) l’apprendista si formerà solo nel settore dove lavora, restando un indivisuo carente di conoscenze a 360°

La scuola si sta trasformando sempre maggiormente in un luogo che forma solo su sngoli settori, un posto da cui escono lavoratori la cui conoscenza sarà in un sol campo e ricattabili dalla precarietà la quale impone, invece, una cultura ampia e poliedrica, una cultura per persone che si sappiano reinventare nel corso della vita e per cittadini, non solo per futuri lavoratori sfruttati. Ora lo sfruttamento lavorativo entra nella vita delle persone all’età di 14 anni, con uno stipendio da fame e delle spese a carico dell’azienda pari a zero. Ci chiediamo: chi ci guadagna? Dalla formazione ci dovrebbero guadagnare gli studenti, dall’apprendistato ci guadagneranno solo le imprese.

L’Unione degli Studenti ribadisce la sua idea di scuola multifunzionale, capace di trasmettere conoscenze di base al fianco di una forte professionalizzazione, una scuola che liberi l’uomo da ogni catena.
Per noi la formazione avviene principalmente a scuola, una scuola di massa e di qualità.

PER QUESTO NEI PROSSIMI MESI LOTTEREMO PERCHÉ LE LOGICHE DEL LAVORO, ESPRESSE DA STAGE E APPRENDISTATO, SIANO FUNZIONALI ALLA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E NON AI GUADAGNI DEI PADRONI.

giovedì 21 gennaio 2010

Studenti Immigrati: Il Tetto della Vergogna

Il ministro Gelmini ha diramato alcuni giorni fa – proprio in contemporanea con gli sconcertanti fatti di Rosarno - la circolare che prevede la distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e le classi in ciascuna scuola in modo da non superare il tetto del 30 % del numero degli alunni stranieri in ogni classe.
È prevista l'introduzione di tale tetto a partire dall'anno scolastico 2010-2011 in modo graduale, dal primo anno di ciascun grado di studi. Inoltre sarà solo l'Ufficio Scolastico Regionale ad avere la possibilità di essere eccezione in presenza di alunni stranieri previe adeguate competenze linguistiche o nel caso di istituti scolastici con la disponibilità di particolari risorse quali strutture di supporto o consolidate e positive esperienze a livello didattico. Al fine di non intaccare perlomeno le soluzioni alternative già venutesi a creare a livello didattico.

Al momento saranno linee che coinvolgono maggiormente gli studenti e le studentesse delle regioni del nord, dove la percentuale degli iscritti stranieri è maggiore e dove gli istituti piuttosto che farsi laboratori di inclusione ed integrazione attraverso pratiche interculturali che si potrebbero mettere in atto, si rendono cavie di modelli discriminanti nascosti dietro alla “nuova integrazione” che il ministro promuove.
La circolare risulta essere in linea con le direttive che a partire dal Pacchetto Sicurezza licenziato nel 2008 hanno riguardo il mondo dell'immigrazione (a partire dall'introduzione del reato di clandestinità).
Di fatto l'assegnazione di classi diverse o inferiori rispetto a quelle corrispondenti dall'età anagrafica, su decisione del collegio dei docenti in relazione a criteri che tengano anche conto della verifica delle competenze linguistiche dell'alunno è una manovra propedeutica all'attualizzazione delle Classi Ponte proposte lo scorso anno, secondo le quali si creerebbero delle classi ghetto con soli alunni stranieri e altre con soli alunni italiani.

L'Unione degli Studenti di fronte a queste decisioni si pone fortemente contro alla manipolazione del diritto all'istruzione rivolta a tutti gli studenti e alla criminalizzazione delle diversità tra studenti e studentesse immigrati rispetto agli studenti italiani. Questa circolare ministeriale farà sì che il prossimo anno, specialmente nelle città e nei quartieri dove è maggiore la presenza di migranti, vari studenti stranieri saranno costretti a cambiare classe o addirittura scuola.

Noi crediamo che per realizzare una vera integrazione, bisogna abbandonare una chiusura identitaria che mira a difendere a spada tratta le cosiddette “nostre tradizioni”, occorrono seri investimenti, a partire dagli insegnanti di sostegno e dai mediatori culturali in grado di facilitare l'inserimento nelle classi dei bambini e ragazzi stranieri: l'integrazione non è certo favorita dai tagli alla scuola voluti dalla Gelmini. E soprattutto, la composizione delle classi deve essere fatta in base alle conoscenze e competenze di ciascuno, creando classi omogenee dove i più bravi possono trainare gli studenti in difficoltà e dove ciascuno possa mettersi a disposizione dell'altro per condividere reciprocamente le proprie culture, religioni e tradizioni, e tutto ciò deve essere fatto a prescindere dal colore della pelle o dal paese di provenienza.

È nostra la ferma volontà di creare le fondamenta a una società intercuturale e inclusiva, dove gli immigrati possano essere considerati una risorsa dagli studenti italiani. Di far riconoscere che l'intreccio tra culture e metodi di pensiero sconosciuti tra loro, sono uno strumento per abbattere i pregiudizi e tutti i razzismi.

martedì 19 gennaio 2010

Riforma Scuole Superiori: UdS chiede rinvio

Ulteriore rinvio delle iscrizioni a marzo, parere del Consiglio di Stato con molte negatività, parere delle commissioni parlamentari ancora non pervenuto: cosa altro deve succedere perchè il Ministro Gelmini si renda conto che la riforma delle scuole superiori non può partire dal prossimo anno??
Serve maggiore certezza per le famiglie e gli studenti sul percorso di studi che andranno ad intraprendere, ma ad oggi ancora nessuno può sapere come saranno i licei e gli sitituti tecnici e professionali del prossimo anno.

L'insistenza con cui il ministro Gelmini vuole avviare da subito la riforma dimostra come l'unico scopo di tutta questa operazione sia solo finalizzato al risparmio, senza nessun obiettivo didattico o educativo.

L'unione degli Studenti, continua a chiedere delle modifiche sostanziali ai provvedimenti di riordino delle superiori quali:
- rinvio di almeno un anno della riforma in modo da consentire una maggiore chiarezza agli studenti che si iscrivono a scuola
- avvio della riforma (e dei tagli orari) solo alle prime classi e non anche alle 2° classi, che altrimenti vedrebbero mutare "in corsa" i propri programmi e quadri orari
- definizione di un'area di discipline comune a tutti i percorsi scolastici nel primo biennio delle superiori, in modo da garantire, nella scuola dell'obbligo, competenze e conoscenze comuni a tutti gli studenti indipendentemente dalla scuola stessa, e rendere così più facili eventuali "ripensamenti" sul proprio percorso scolastico
- totale revisione dei "comitati scientifici" - criticati anche dal Consiglio di Stato - che , vedendo al presenza paritaria die sperti esterni, minerebbero la centralità dello studente nel percorso di apprendimento con forte rischio di spinte privatistiche nelle scuole

Inoltre, non ci stanchiamo di chiedere che tutti i risparmi conseguiti con questa “razionalizzazione" siano reinvestiti nelle scuola pubblica al fine di migliorarne la qualità, portarla ai livelli europei e permettere a tutti i giovani l'accesso all'istruzione.

Clicca sul Link allegato per vedere come cambieranno le scuole superiori:



(Se non funziona il link copiate e incollate quello seguente):

http://www.unionedeglistudenti.net/sito/index.php?/riforme/in-arrivo-la-riforma-delle-scuole-superiori.html

sabato 16 gennaio 2010

Manifesto d'adesione 2010

Siamo l'Unione degli Studenti, un'associazione nazionale autonoma, di ispirazione sindacale che difende ogni giorno nelle scuole i diritti delle studentesse e degli studenti.

Abbiamo preso parte all'Onda che ha sconvolto le nostre città, l'Italia intera.
Anche quest'anno non siamo rimasti a guardare di fronte allo smantellamento della scuolapubblica e dell'intero tessuto sociale. Vogliamo lottare al fianco dei lavoratori, dei precari, degli immigrati e dei più deboli. Pretendiamo riforme radicali per la scuola pubblica che partano da chi la vive ogni giorno, rivendichiamo maggiori investimenti per il mondo della conoscenza i quali non possono essere considerati come spese da tagliare, ma come risorse indispensabili per
il nostro futuro. Siamo convinti che l'accesso al sapere e alla conoscenza per tutt* sia, nel nostro tempo, la vera sfida per far sì che ognuno possa sviluppare un proprio senso critico.
Chiediamo, per questo, una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca agli studenti un efficace “welfare studentesco”. Chiediamo scuole, trasporti e servizi pubblici di qualità; musei, cinema e teatri gratuiti, libri,musica e film a prezzi accessibili. La risposta dei governi di destra e centro-sinistra è stata insufficiente e dannosa. I processi di riforma della scuola degli
ultimi 15 anni hanno abbassato la qualità dell'istruzione, limitandone il libero accesso.
Vogliamo una scuola dove gli studenti, con le loro idee e proposte, siano reali protagonisti.
Crediamo per questo nel ruolo dei rappresentanti di classe, di istituto, dei comitati
studenteschi, delle consulte provinciali, dei collettivi e soprattutto nell'impegno quotidiano deisingoli studenti: gli studenti devono contare di più !
Rigettiamo provvedimenti come il Progetto di Legge Aprea e il voto di condotta che mirano alla privatizzazione delle scuole e all'annullamento del ruolo degli studenti, già attualmente sotto attacco di presidi e docenti autoritari.
Chiediamo una didattica nuova, che sappia coinvolgere gli studenti e stimolare la curiosità di ognuno; metodi d'insegnamento moderni e di inclusione. Chiediamo che siano rispettate le inclinazioni, le aspettative e le capacità di tutti, che le lezioni non siano più il mero passaggio di nozioni da chi sta al di là a chi sta al di qua della cattedra, ma che siano il frutto di un lavoro comune svolto anche grazie all'utilizzo di nuovi strumenti, testi e metodi didattici.
Chiediamo, inoltre, la valutazione del lavoro dei professori e che gli studenti abbiano voce in questo processo.
Continuiamo a ribadire che di scuola, così come di lavoro e di carcere, non si può morire e non accettiamo la superficialità con cui questi argomenti continuano ad essere trattati.
Da anni chiediamo un fondo nazionale straordinario per l'edilizia scolastica, grande emergenza nel paese. Per questo stiamo realizzando un Dossier, monitorando e segnalando tutte le situazioni di pericolo.
Vogliamo una scuola pubblica, laica, democratica, solidale e antifascista
che veda le differenze come una risorsa da valorizzare. Mai più dovranno esserci
discriminazioni basate sulla cultura, sulla nazionalità, sulla religione, sul colore della pelle, sull'orientamento sessuale, sull' identità di genere, ecc.
Siamo consapevoli di vivere in un mondo globale e pretendiamo risposte globali ai grandi problemi del nostro tempo, dalla crisi economica, alle tante guerre dimenticate, alle reti mafiose e malavitose. Chiediamo che il
diritto allo studio per tutt* sia riconosciuto a livello mondiale come traguardo da raggiungere quanto prima.

L'Unione degli Studenti ha fatto molta strada in questi anni, ma abbiamo ancora molte lotte da affrontare. E' infatti in costruzione il progetto di Rete dei soggetti in formazione che l'UdS, assieme a diverse realtà universitarie, sta costruendo per rafforzare i legami all'interno del mondo della conoscenza.

Per questo ti chiediamo di partecipare, di dare voce alle tue idee, di batterti per i tuoi diritti!


UNIONE DEGLI STUDENTI

RACCOLTA OBBLIGATORIA DATI PER SINGOLA ISCRIZIONE

Nome_________________________________________________

Cognome______________________________________________

Tipo e Nome Scuola______________________________________

Città__________________________________________________

Numero di tel/cell ______________________________________

*l'elusione di almeno uno dei campi obbligatori sopra elencati comporta il non conteggio

dell'iscrizione (da art.11 Regolamento del tesseramento)

informazioni facoltative

Mail________________________________________

Indirizzo_____________________________________

Età_________________________________________


P.S. Copiate e incollate il modulo d'iscrizione e dopo averlo compilato inviatelo al seguente indirizzo:

udscervinara@hotmail.it

giovedì 7 gennaio 2010

La Lotta Continua...




La battaglia contro la scellerata decisione del governo di privatizzare l'acqua continua. Abbiamo raccolto oltre 200 firme, in pochi giorni. La battaglia, ovviamente, deve continuare.
Le azioni sociali più condivisibili, come la difesa dell'acqua per il bene comune, sono minate dall'incapacità degli amministratori locali.
Come da prassi, abbiamo fatto richiesta al Comune di Montesarchio per poter usufruire di piazza Carlo Poerio per allestire il gazebo di raccolta firme, la quale è stata negata. Il motivo della mancata autorizzazione è lo spostamento, previsto dal Sindaco Antonio Izzo, della movida caudina, da Piazza Carlo Poerio a Piazza Umberto I.
Non riusciamo a comprendere il senso di tale motivazione. Siamo allibiti perchè non ci concedono la possibilità di utilizzare uno spazio pubblico, quindi di tutti.
Questo atteggiamento produce nichilismo, uccide la volontà partecipativa dei cittadini e priva la libertà d'informazione.
Nonostante tale atteggiamento, quindi l'impossibilità di allestire il gazebo, la raccolta firme è proseguita tra la gente.



De Lucia Vincenzo - UdS Cervinara
Luca Servodio - PRC Cervinara
Mario Ferdinandi - Portavoce "CAOS"

martedì 5 gennaio 2010

Buon Compleanno Peppino...

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino, il 5 gennaio 2010 avrebbe compiuto 62 anni. I mafiosi di Cinisi lo hanno ucciso il 9 maggio 1978; Peppino nacque da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confine durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo). Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di casa, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Fonda il giornalino l'Idea Socialista, conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi e nel 1977 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale. Ma dopo trenta e più anni egli continua ancora ad essere straordinariamente vivo nelle lotte di tutti coloro che vogliono una società libera dai privilegi, dalle ingiustizie, dagli autoritarismi e dalla logica del profitto.