venerdì 10 dicembre 2010

Aggiornamenti dal Liceo E.Fermi di Montesarchio OCCUPATO


Dopo l'occupazione massiccia da parte degli studenti del 9 Dicembre seguono queste iniziative:


10 Dicembre: Nella mattinata è prevista un'assemblea degli studenti sulla quale si discuterà dei punti principali di protesta e di rivendicazione degli studenti;

Dopo l'assemblea e la rassegna stampa avuta in mattina i ragazzi hanno proseguito con un momento di svago fatto di canti e balli!
Oggi pomeriggio visione di un film e successivo dibattito!

giovedì 9 dicembre 2010

LICEO E.FERMI OCCUPATO

"Come studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Montesarchio, in queste ore, abbiamo occupato la scuola, per far capire ai nostri politici che siamo contro la riforma Gelmini e che siamo stanchi dei continui e ripetuti attacchi alla scuola pubblica". "Questo governo deve capire che la scuola non è una spesa per lo Stato, ma un investimento, e che per noi giovani è il punto di partenza per un futuro all’insegna del lavoro, della legalità e soprattutto della dignità!
In questo quadro di regressione economica e sociale, la questione giovanile non deve essere una semplice questione generazionale. Essere giovani, in Italia significa trovarsi in una condizione di particolare esposizione all’attacco delle politiche neoliberiste, che producono incertezza, precarietà, mercificazione di tutti gli aspetti della vita dei giovani. Per questo, all’interno dei movimenti, noi giovani, esprimiamo il totale rifiuto dei guasti prodotti dal governo di destra, siamo portatori di una critica radicale nei confronti di un modello di società intollerabile.

Le occupazioni, le manifestazioni di queste ore, raccontano che noi studenti, assieme ai lavoratori, i precari, i genitori, non vogliamo restare a guardare lo smantellamento della scuola pubblica e con forza rivendichiamo il diritto al sapere e alla cultura come patrimonio universale.

Punti di rivendicazione:

Risorse da investire sulla Scuola Pubblica

Autonomia scolastica ed offerta formativa.

- L’autonomia scolastica deve essere potenziata, rendendo possibile un percorso di riqualificazione e aggiornamento dell’offerta formativa. Per questo è necessario ripristinare i finanziamenti destinati al funzionamento didattico amministrativo, che negli ultimi anni ha subito un taglio per 200 milioni. Vanno riportati alla quota del 2001 anche i finanziamenti per la legge 440/97 sull’offerta formativa. In totale servono 300 milioni da mettere a disposizione nelle scuole.

Diritto allo studio, funzionamento didattico.
- Si propone di finanziare il Fondo per il diritto allo studio di 632 milioni di euro. L'attuale ripartizione regionale è incapace di garantire il diritto costituzionale ed inalienabile allo studio, serve un finanziamento straordinario che può essere benissimo costruito dalle detrazione dei cospicui finanziamenti alle scuole private. Chiediamo l’istituzione di un fondo nazionale per il diritto allo studio che preveda l’introduzione del comodato d’uso dei libri di testo, agevolazioni sui trasporti e abolizione di qualsiasi tassa per l’iscrizione ai percorsi scolastici.
Proponiamo l’abbattimento dell’IVA sui consumi culturali. Proponiamo la messa in campo delle risorse sulla carta “Io Studio” necessarie per la realizzazione di misure aggiuntive per garantire agli studenti l’accesso a tutto ciò che costituisce educazione non formale.

Fondo per l'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni
- Proponiamo l’istituzione di un fondo di almeno di 300 milioni di euro che devono servire a garantire il rispetto dell’innalzamento dell’obbligatorietà scolastica. Questi fondi devono servire a garantire i costi dei libri di testo e altre spese legate al pieno rispetto del diritto allo studio. Altrimenti l’innalzamento dell’obbligatorietà a 16 anni rischia di essere un fallimento. Proponiamo di portare i fondi per i per i progetti studenteschi del d.p.r. 567 ad una quota pari almeno a 9 euro per studente trasferiti dallo Stato alle scuole

Open source nelle scuole
- Riteniamo necessaria la disdetta/decorrenza dei contratti per le licenze con la microsoft corporation, promuovendo l’installazione del software libero nella PA (pubblica amministrazione) partendo dalle scuole, per ammortizzare la spesa della pubblica amministrazione con possibilità di reinvestire le stesse risorse in politiche per l’accesso ai saperi.

Se veramente il problema fosse la mancanza di soldi nell’immediato, basterebbe fare scelte politiche diverse da quelle operate sinora. Come:
1.Riduzione delle spese militari;
2.Lotta all’evasione fiscale (ben oltre i cento miliardi di euro l’anno, sottratti alla finanza pubblica);
3.Tassazione progressiva dei grandi patrimoni, delle operazioni finanziarie;
4.Tassazione delle speculazioni finanziarie.

Tutte le risorse recuperate rinvestirle nella scuola, università e per innovazione e ricerca. Investimenti costanti e mirati nel tempo, al fine di eliminare le disparità di accesso delle persone e al fine di garantire a tutti i cittadini i diritti di cittadinanza attraverso l’istruzione".

Gli studenti del Liceo!

Seguiranno aggiornamenti...