giovedì 4 febbraio 2010

Riforma Gelmini: la finta riorganizzazione delle scuole italiane

US UNIONE DEGLI STUDENTI CAMPANIA
Napoli, 04/02/2010

Riforma Gelmini: la finta riorganizzazione delle scuole italiane

Con l'ok del Consiglio dei Ministri alla Riforma Gelmini, che in sostanza conferma il riordino degli indirizzi nei licei, negli istituti tecnici e professionali, si procede con celerità alla riorganizzazione della scuola italiana. L'ennesimo atto teso a distruggere il sistema pubblico formativo nel nostro paese. Con il riordino dei cicli gli istituti tecnici perdono circa 80 ore e di fatto tale provvedimento è teso allo smantellamento dell'istruzione e della formazione tecnico-professionale e va a riconfermare un'impostazione classista e gerarchica dei saperi. Si vuol riprodurre un sistema gerarchico nel quale chi frequenta i licei deve essere formato per dirigere il paese e chi frequenta gli istituti tecnici e professionali deve essere preparato a fornire la propria forza-lavoro al mercato del lavoro, educato all'obbedienza e allo sfruttamento.Con il riordino si perdono molte ore e si mette a rischio l'autonomia didattica delle scuole. Invece di valorizzare l'autonomia didattica e dare maggior peso decisionale agli studenti.

Se da un lato è necessaria una riorganizzazione degli indirizzi dall'altro è necessario un maggior collegamento tra i vari percorsi di studio, una contaminazione dei percorsi che deve agevolare la scelta degli studenti, che oggi si compie all'età di 13 anni, in tempo prematuro. Per questo motivo l'Unione degli Studenti Campania rilancia l'idea di un biennio unitario per macroaree di orientamento capace di condividere “i saperi di cittadinanza” necessari a tutti per avere un livello culturale capace di costruire consapevolezza e vera libertà nel proprio percorso formativo.

L'istituzione dei comitati tecnico-scientifici, minano l'autonomia scolastica, la cancellano e la svuotano proiettandola in un contesto di pura autonomia finanziaria che si concretizzerebbe con il PdL Aprea. In concreto la partecipazione di esterni in questi comitati significherebbe aprire la scuola ai privati che vanno alla ricerca del profitto e dell'arricchimento. L'idea di scuola che ha questo governo è un'idea aziendalista tesa all'accumulazione, senza un reale modello didattico e formativo preciso. Nel nostro contesto l'apertura ai privati diventa di fatto un incentivo per la criminalità organizzata che potrà decidere i percorsi formativi delle studentesse e degli studenti campani. In questo modo la centralità dello studente sarebbe minata.

"Di fatto il provvedimento approvato oggi nel Consiglio dei Ministri è la declinazione dei tagli apportati con la legge 133/2008" dichiara Pasquale Di Domenico dell'Esecutivo regionale dell'Unione degli Studenti Campania. "Il ministero Gelmini nella realtà sta distruggendo la scuola pubblica italiana, l'unica idea del progetto è quello di depotenziare il sitma formativo italiano e di svenderlo ai privati. Senza competenze e senza un progetto chiaro che nasca soprattutto dagli studenti è impossibile cambiare la scuola calando dall'alto progetti di riforma" aggiunge Angelo Buonomo, Coordinatore regionale dell'UdS Campania.

L'Unione degli Studenti Campania, per questi motivi, dà un parere negativo al progetto di Riforma della Gelmini e rilancia la costruzione di un progetto dal basso all'interno delle assemblee scolastiche, dei comitati studenteschi e dei collettivi studenteschi. Solo chi vive nella scuola può realmente cambiarla.

Ufficio stampa
Unione degli Studenti Campania
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