lunedì 24 maggio 2010

L'acqua è un diritto, un referendum contro la privatizzazione!


L’acqua è un bene sempre più scarso sulla superficie terrestre, ma fondamentale per la vita dell’umanità e di tutto l’ecosistema: per questo l’accesso all’acqua è un diritto garantito dai servizi idrici municipali.
Come ogni servizio, anche la gestione dell’acqua è un piatto ghiotto per i privati che vogliono espandere le loro sfere di guadagno.
Con i General Agreement on Trade in Services a livello globale e la Direttiva Bolkestein a livello europeo è stato dato l’imput per la mercificazione dei servizi trasformando i diritti in attività economiche e il cittadino in utente e consumatore.

Dal 2006 agisce il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua per fermare i vari tentativi di privatizzare i servizi idrici, fino ad elaborare una Legge di Iniziativa Popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Nonostante queste battaglia, il governo Berlusconi sta proseguendo nella volontà di mercificazione dei diritti: accesso all’acqua, ai saperi, alla salute sono tutte vittime di uno stesso progetto, della medesima tendenza a rendere questi beni scarsi e mercificabili. Con il Decreto Ronchi è arrivato l’ultimo tassello di questo progetto, con l’obbligo per le istituzioni di vendere ai privati entro il 2011 le parti di pacchetti azionari delle aziende municipali per l’acqua in loro possesso.
Per la ripubblicizzazione completa del’acqua, senza lasciar spazio ai privati, sono stati depositati tre quesiti referendari sul tema.

Come si legge dal sito per l’acqua pubblica: “Dal punto di vista normativo, il combinato disposto dei tre quesiti sopra descritti, comporterebbe, per l’affidamento del servizio idrico integrato, la possibilità del ricorso al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso ad enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni), ovvero a forme societarie che qualificherebbero il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e scevro da profitti nella sua erogazione. Verrebbero di conseguenza poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.
E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali”

Sostenendo la battaglia Referendaria, l’Unione degli Studenti porterà in ogni scuola la tematica dell’acqua pubblica e sosterrà la presa di firme e la campagna culturale da mettere in campo nel paese dal 24 Aprile prossimo.

A Cervinara è stata effettuata già una raccolta firme domenica 23 Maggio e continuerà domenica 30 Maggio alle ore 11:00 in Via Roma e sabato 5 Giugno alle ore 17:30 in via Rettifilo!

L’acqua è un diritto, non è in vendita!

Nessun commento:

Posta un commento