lunedì 7 giugno 2010

Manifestazioni e proteste in tutta Italia contro i tagli

“La situazione è fin troppo chiara: distruggono la cultura perché è sovversiva, perché è libertà e democrazia. Bisogna opporsi a tutto questo. Spingere con la forza e non tacere.” Così il regista Mario Monicelli ha esortato lo scorso 3 giugno gli studenti dell'istituto Rossellini a Roma a ribellarsi ai tagli alla cultura e alla scuola operati da questo governo, che gli studenti dello storico istituto cinematografico romano hanno definito come una nuova Armata Brancaleone.
La già grave situazione in cui versano i nostri istituti scolastici, infatti, non potrà che aggravarsi con la manovra finanziaria da poco varata dal governo che prevede tagli di 9 milioni di euro per le supplenze e un taglio ai trasferimenti al ministero dell'istruzione di oltre 300 milioni in tre anni. A Ciò si aggiunge il blocco degli stipendi del personale della scuola fino al 2012, quindi solo tra due anni e mezzo si potrà riaprire la trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre scorso.
Si moltiplicano in questi giorni le iniziative di protesta di lavoratori, sindacati e studenti contro i tagli alla scuola. Il 3 giugno scorso si sono svolte occupazioni simboliche degli uffici scolastici provinciali e regionali da parte della Flc-cgil, che a Milano ha anche lanciato uno sciopero di alcune ore per il 14 e 15 giugno fornendo un dato allarmante: mentre gli alunni delle scuole primarie dell’intera provincia milanese rappresentano il 42% del totale regionale, il taglio sugli organici arriva al 58% penalizzando dunque le scuole della città.
Anche i sindacati di base, Cobas e CUB, si preparano allo sciopero degli scrutini che avverrà in giorni differenti regione per regione e mira a bloccare lo svolgimento delle valutazioni scolastiche di fine anno. Sempre i sindacati di base, si preparano ad una manifestazione il 15 giugno.
Lo stesso giorno, la FLC sarà in piazza a Roma assieme alla Funzione Pubblica per una manifestazione nazionale dallo slogan “Tutto sulle nostre spalle”. Il corteo partirà alle 15 da Piazza della Repubblica per arrivare a piazza del Popolo. La CGIL vuole contrastare una manovra "iniqua, pasticciata che non sostiene gli investimenti e l'occupazione" e scende in piazza per difendere i diritti dei lavoratori dai continui attacchi del Governo, rappresentati dal ddl lavoro e dal progetto di riforma dello Statuto dei Lavoratori, annunciato dal Ministro del Lavoro Sacconi. La Cgil ha annunciato anche uno sciopero nazionale per la fine di giugno.
Non mancano anche le iniziative promosse dai coordinamenti di lavoratori delle scuole. Fa notizia quella annunciata dai docenti dell'istituto Fermi di Roma che chiuderanno l'anno scolastico con queste parole: “Oggi 11 giugno 2010 ultimo giorno di scuola, siamo qui per la cerimonia funebre in ricordo di tutte le discipline scomparse e di quelle gravemente mutilate dalla riforma Gelmini. Vogliamo ricordarle affinché il colpo inferto alla scuola pubblica rimanga nella memoria di tutti”. Non mancherà il suono delle campane a morto e il Requiem di Mozart in sottofondo.
Gli studenti non possono che essere parte attiva di queste lotte, decisi a difendere il diritto delle giovani generazioni e del nostro Paese di accedere al sapere e alla cultura, decisi a difendere la libertà e la democrazia.

Stefano Vitale

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