mercoledì 16 marzo 2011

10 Domande ai partiti politici

Dieci domande sui temi dell'istruzione e della scuola pubblica. 1 Un questionario lanciato in rete dall'Unione degli Studenti. E a cui hanno risposto Antonio Di Pietro per l'Italia dei Valori. E Manuela Ghizzoni, Giovanni Bachelet, Maria Coscia, Letizia De Torre, Rosabruna De Pasquale, Emilia De Biasi, Eugenio Mazzarella, Giovanna Melandri, Caterina Pes, Tonino Russo, Alessandra Siragusa, Francesca Puglisi e Luigi Nicolais per il Partito Democratico.
Ecco le loro posizioni.

giovedì 10 febbraio 2011

Foibe, troppi anni di mistificazione storica

Da qualche anno a questa parte gruppi che non meriterebbero nemmeno di esistere (e conseguentemente nemmeno menzionati), ma finanziati dalla destra istituzionale e anticomunista, portano avanti una campagna di mistificazione della storia che coincide con la giornata di ricordo della Foibe. Purtroppo questo succede perché la destra cerca di riscrivere anche la storia, ma la sinistra, invece, pensa proprio di liquidarla la stessa storia.

Questa giornata, che cade a ridosso del 27 gennaio, è ora talmente propagandata che arriva al punto addirittura di oscurare e mettere in secondo piano le celebrazioni della prima “giornata della memoria”, ottenendo, come dicevo prima, di mistificare la storia, paragonare carnefici a vittime e mancare di rispetto a tutti quelli che (indistintamente) hanno perso la vita nel corso di quell’immane tragedia che fu la seconda guerra mondiale, voluta dall’imperialismo nazifascista e dai “padri spirituali” di alcuni dei promotori di questa seconda “giornata del ricordo”.

lunedì 31 gennaio 2011

Maturità 2011: Materie e date delle Seconda Prova

Sono state rese note le date e le materie che caratterizzeranno l’esame di Maturità 2011. La Gelmini, anche quest’anno, svela quali saranno le materie della seconda prova utilizzando il proprio canale Youtube.

Prima Prova: mercoledì 22 giugno 2011
Seconda Prova: giovedì 23 giugno 2011

Ecco le materie dei principali indirizzi di studio:
- Liceo Classico: Latino
- Liceo Scientifico: Matematica
- Liceo Linguistico: Lingua straniera
- Liceo Pedagogico: Pedagogia
- Liceo Artistico: Disegno geometrico, prospettiva e architettura
- Istituto Tecnico Commerciale (ragionieri): Economia Aziendale
- Istituto Tecnico Geometri: Costruzioni
- Istituto Tecnico delle Industrie meccaniche: Macchine e fluido

Ecco il link del video sul canale YOUTUBE del Ministro Gelmini:
http://www.youtube.com/watch?v=nilCnRVHmnc&feature=player_embedded

giovedì 27 gennaio 2011

27 Gennaio, Giornata della Memoria: Per non dimenticare!

Sessantasei anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia. Il 27 Gennaio data simbolica della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, che è stata appunto decisa per ricordare che cosa è stato, prima ancora del momento indimenticabile della sua liberazione, che cosa ha rappresentato quel campo per quei terribili tre anni della sua esistenza.

martedì 18 gennaio 2011

Sciopero della FIOM-CGIL: Studenti in piazza con i metalmeccanici

I lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento Fiat di Mirafiori sono sottoposti in queste settimane a un ricatto senza precedenti. Ciò che resta della più grande azienda italiana impone senza alcuna mediazione possibile un netto peggioramento delle proprie condizioni di vita e di lavoro agli operai di ciò che resta della più grande fabbrica d'Europa.

Il piano delle normali relazioni industriali, anche nel quadro delle compatibilità aziendali, viene completamente ribaltato: non c'è più la produzione come dato di partenza, le cui modalità vengono poi determinate attraverso il conflitto e la negoziazione tra azienda e dipendenti. Il modello Marchionne mette sul piatto della bilancia la produzione stessa, cioè il posto di lavoro di migliaia di persone, che nella nostra società significa la possibilità di accedere a un reddito per sé e per i propri familiari, a un sistema di diritti e tutele, a condizioni di vita dignitose.

Eppure non è una novità. Ciò che Pomigliano prima, e Mirafiori ora, hanno svelato all'opinione pubblica, era già palese a gran parte degli studenti e delle studentesse d'Italia, parte di una generazione che vive la precarietà come condizione sociale generale. La precarietà mette tutti noi, tutti i giorni, di fronte al ricatto di Mirafiori: chinare la testa e obbedire, oppure rischiare la perdita del posto di lavoro. Mirafiori rende visibile, nella grande fabbrica, ciò che è sotto ai nostri occhi tutti i giorni, nei luoghi del lavoro nero, sommerso, precario.

martedì 4 gennaio 2011

Appello per la sinistra del lavoro e antifascista

Proviamo indignazione che esponenti di sinistra possano partecipare a incontri, organizzati da Casapound, che rifiutano l’impianto stesso della Carta Costituzionale, restando fuori dalle regole e dai principi fissati dai costituenti.








Ecco la nuova sinistra, la sinistra che per anni si è battuta a favore della tesi della “fine del lavoro”, ideologia servita a distogliere l’attenzione dal massacro sociale, nei confronti della classe lavoratrice, oggi, nelle zone interne, è anche interlocutrice dei camerati di estrema destra. Un revisionismo storico, che punta a criminalizzare l’idea stessa della lotta di classe, della resistenza partigiana e stravolgere l’intera esperienza del movimento rivoluzionario operaio e comunista presentandola come una sequenza di violenza e di fallimento. Ci avevano raccontato che, con il crollo dell’Urss, aveva ragione Francis Fukujama a porre il tema della “fine della storia”, proclamando la vittoria definitiva del modello di democrazia liberale, l’unico possibile. Come pure fu costruita una pervicace campagna ideologica a sostegno delle tesi di Samuel Huntington sul fatto che la storia, contrariamente da quanto analizzato da Marx, non fosse il frutto della lotta di classe, ma di uno “scontro tra civiltà”. Era così pervicace e si riteneva talmente invincibile l’egemonia statunitense, che Brezinski dedica il suo celebre saggio “la Grande Scacchiera” ai suoi studenti, “per aiutarli a plasmare il mondo di domani”. Plasmare un mondo che viveva “l’era della supremazia americana”. Fortunatamente, il mondo è cambiato in un arco di tempo straordinariamente breve. La perdita di leadership degli Usa e l’ascesa di nuovi paesi, a partire dai famosi Bric, ci dicono che un intero mondo è oramai terremotato e che l’impianto ideologico su cui si fondava la “fine della storia” è completamente finito. La sinistra, invece, di ritornare sulla strada giusta, quella del lavoro, dello stato sociale, dell’antifascismo e di ripensare un nuovo modello di società, prova a dialogare con gruppi violenti e pericolosi, che già si sono fatti notare spesso e volentieri per le loro azioni poco democratiche, le violenze sugli immigrati, le falsificazioni e manipolazioni storiche di alcuni personaggi e la reintroduzione di pratiche e idee del ventennio (come la “marcia su Roma” che volevano riproporre il 7 maggio 2010). Ecco il nuovo volto della sinistra, quella che saluta con soddisfazione l’accordo tra i sindacati padronali e la Fiat. Come ha scritto Giorgio Cremaschi: “Accordo storico. Così giustamente è stato definito il testo che Marchionne ha imposto ai sindacati complici e alla Confidustria. Se si usa quest’aggettivo, però bisogna avere il coraggio di accettare i paragoni con i fatti del passato. Ce n'è solo un adeguato. Il 2 ottobre 1925 Mussolini come presidente del Consiglio, la Confidustria e i sindacati corporativi, nazionalisti e fascisti, firmarono a Palazzo Vidoni un patto sociale che eliminava le commissioni interne e il diritto dei lavoratori a scegliersi liberamente le proprie rappresentanze. Il patto di Mirafiori fa la stessa identica cosa”.
L’abbiamo detto durante le comunali ed è stato il motivo della nostra scelta di andare soli, con una facilità agghiacciante, vediamo l’interscambiabilità tra quella sinistra e la destra razzista e xenofoba. Una sinistra che, rivisitando la storia, ha gettato via tutto per inseguire la carica, il potere e tuffandosi negli intrecci perversi con i poteri forti ed essere a servizio del potere finanziario. La sinistra che accusa di estremismo gli altri, ma devasta le coscienze e gioca con la vita degli uomini e delle donne.
Ecco la sinistra che ricorda le foibe, ma dimentica: che in Istria tra il 1919 e il 1922, i fascisti assaltarono decine di centri culturali “alloglotti”; che i fascisti incendiarono e distrussero le sedi sindacali, le cooperative contadine, le redazioni dei giornali operai e le tipografie; che furono aggrediti, picchiati e assassinati, decine di militanti politici e cittadini “slavi”; che dopo il golpe del 1922, le violenze fasciste divennero “legali”; che fu pianificata una vera e propria pulizia etnica portata avanti attraverso la chiusura delle scuole croate, i licenziamenti indiscriminati, gli espropri delle terre fino ad arrivare all’italianizzazione forzata dei cognomi e dei toponimi. Potremo, continuare l’elenco dei soprusi che la sinistra moderata e padronale non ricorda. Falsa sinistra, non possiamo vedere rischi che tale stato di cosa porta con sé.
La sinistra che vogliamo è un luogo nel quale lavoratrici e lavoratori, disoccupati, giovani ed anziani, uomini e donne, possano riconoscersi. Una sinistra che si batte per la democrazia e per la pace, nella lotta per la piena e buona occupazione e non dimentichi il grande insegnamento della Resistenza, l’eguaglianza, la giustizia sociale e la libertà.


Ecco i primi firmatari:

Luca SERVODIO, coordinamento nazionale Giovani Comunisti/e
Francesco IULIANO, portavoce Giovani Comunisti/e Cervinara
Vincenzo DE LUCIA, portavoce unione degli studenti Cervinara
Mario FERDINANDI, antifascista
Domenico ESPOSITO, scrittore antifascista
Stefania LATESSA, studentessa universitaria

04/01/2011
Nicola PIROZZI, studente e giornalista
Pasquale ANZALONE, docente di religione e giurista d'impresa ad Avellino
Nicole MONTELLI, scrittrice
Francesco SAVOIA, studente universitario
Antonio IERVOLINO, fgci irpini
Luca ORSOGNA, giovani comunisti irpini
Rossella IACOBUCCI, segreteria porvinciale PRC
Silvio MARRO, FDS Circolo "Carlo Giuliani" Bassa Modenese
Gerardo CARBONE, studente antifascista

05/01/2011
Mario GUERRIERO, giovani comunisti irpini
Veronia IULIANO, studentessa
Carmine GIGLIO, cittadino
Pellegrino IULIANO, cittadino
Aristide PANARESE
Cosimo ORLANDO, studente
Carmine FERRANTE, PRC Luogosano
Roberto DE FILIPPIS "BUGLIONE", antifascista militante e coord. Giovani Comunisti Irpini
Tony DELLA PIA, segretario provinciale PRC AVELLINO
Costantino D'ARGENIO, antifascista
Raffaele GIOVINE - Coordinatore Provinciale Uds Caserta

06/01/2011
Carmine COGLIANO, consigliere comunale di Gesualdo
Francesco TADDEO, cittadino
Raffaele CAMPANILE, antifascista
Alessandro CAROFANO, studente

07/01/2011
Alberto SIMEOLI, fgci irpini
Nicola SERVODIO, segretario PRC Cervinara e segreteria provinciale PRC
Rocco GIACOBBE, giovani comunisti irpini
Alessia MAINOLFI,comunista

08/01/2011
Carmen RICCI, antifascista
Francesco LUSSONE, antifascista
Josè Louis IANNIELLO, anarchico antifascista

Per adesioni inviare e-Mail al: prccervinara@virgilio.it / NOME e COGNOME
o lasciare NOME e COGNOME nella bacheca dell'evento o commento sotto questo post;

Nuova lettera inviata ipoteticamente al compagno Antonio Gramsci

di Luca Servodio - Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti/e




Caro Antonio,
ricordi che l’undici gennaio 2009, ti scrissi una lettera, dove raccontavo l’aggressione per un articolo dal titolo “Cervinara antifascista”, nei riguardi di un giovane antifascista? A fine 2010, abbiamo di nuovo subito l’aggressione, sempre da parte del solito futurista/fascista. L’aggressione è scaturita, perché il compagno non l’aveva salutato. Il camerata vuole rispetto ed essere salutato. Tu che con Palmiro Togliatti, hai condiviso un tratto di strada, ricordi bene il suo insegnamento: “L’avversario degna di stima, va rispettato”. Il camerata “Kesserling”, deve capire che lui e suoi “amici”, sono responsabili di continue aggressioni, atti intimidatori per l’intera penisola. Finché queste persone rifiutano l’impianto stesso della Carta Costituzionale, restando fuori dalle regole e dai principi fissati dai costituenti, non hanno il diritto di manifestare e non vanno rispettati. Nel nostro Paese le organizzazioni che si richiamano al fascismo e l’apologia di fascismo sono illegali e come tali perseguibili penalmente così come la denigrazione della Costituzione e dei valori della Resistenza (legge Scelba n°645). Dalle tue lettere, ho appreso che l’assunzione della teoria della nonviolenza, non possiamo condividerla come tratto identitario. Le forme di lotta dipendano dal contesto in cui si praticano: oggi in Italia è possibile attuare la lotta pacifica anche perché ieri i partigiani, con le armi in pugno, hanno sconfitto il fascismo.

Finché sentire il profumo della democrazia (anche se sta svanendo), rispetteremo la legalità, faremo denuncie, lotteremo contro la corruzione, saremo a fianco dei lavoratori, degli immigrati e dei diversi. Conosciamo la coerenza e la dignità, imparato l’umiltà e anche la rivoluzione. Noi, non urliamo un “ideale” e poi votiamo il campanile.

L’aggressione avvenuta al compagno, possiamo definirla: politica e non un semplice litigio tra giovani. Bisogna, però, avere il coraggio di accettare i paragoni con i fatti del passato. Ce n'è solo un adeguato. I fascisti bruciavano le sedi socialiste e comuniste e picchiavano, aggredivano i dirigenti, del resto non solo del movimento operaio, ma anche democratici e popolari. Gli atteggiamenti del camerata “Kesserling”, sono l’identica cosa.

I comunisti non si faranno intimidire, né oggi, né domani. In comunisti lottano per la conquista del potere, con obiettivo della trasformazione della società. Costruire una società di liberi e di uguali, non rinunciando a guidare la lotta degli uomini e delle donne per la produzione delle condizioni della loro vita, compresso la messa
a bando di nuovo di tutte le organizzazioni fasciste. Ricordando Calamandrei:
“su questa strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci troverai
morti e vivi con lo stesso impegno”

Caro Antonio, ti saluto con il Pugno alzato e con gli anfibi lustrati. Ti abbraccio
teneramente (come finivi le tue lettere dal carcere).

Luca