venerdì 22 gennaio 2010

Apprendistato a 14 anni: Il diploma degli sfruttati

Il 20 Gennaio 2010 la Commissione Lavoro della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge 1441 quater che garantirebbe l’assolvimento dell’obbligo scolastico anche nei canali di Apprendistato dal’età di 14 anni.
Mentre gli alti stati europei stanno progressivamente elevando l’obbligo scolastico a 18 anni, per garantire un’istruzione elevata e gratuita per tutti, il Governo Italiano torna sui passi tracciati dalla Moratti: con l’apprendistato si può prendere un titolo di studio, due anni di lavoro saranno come un biennio sui banchi di scuola.
L’apprendistato è una tipologia di contratto, questo vuol dire che lo studente può andare a lavorare dai 14 anni in poi e può seguire dei corsi formativi.
Anziché frequentare un biennio sui banchi si potrà entrare in catena di montaggio, il ritorno dello sfruttamento minorile sarà un dato di fatto.
Le fregature sono molte:
1) lo stipendio sarà minore di quello che prendono i lavoratori che fanno lo stesso lavoratore dell’apprendista
2) i contributi saranno pagati dallo Stato e non dall’azienda
3) l’apprendista si formerà solo nel settore dove lavora, restando un indivisuo carente di conoscenze a 360°

La scuola si sta trasformando sempre maggiormente in un luogo che forma solo su sngoli settori, un posto da cui escono lavoratori la cui conoscenza sarà in un sol campo e ricattabili dalla precarietà la quale impone, invece, una cultura ampia e poliedrica, una cultura per persone che si sappiano reinventare nel corso della vita e per cittadini, non solo per futuri lavoratori sfruttati. Ora lo sfruttamento lavorativo entra nella vita delle persone all’età di 14 anni, con uno stipendio da fame e delle spese a carico dell’azienda pari a zero. Ci chiediamo: chi ci guadagna? Dalla formazione ci dovrebbero guadagnare gli studenti, dall’apprendistato ci guadagneranno solo le imprese.

L’Unione degli Studenti ribadisce la sua idea di scuola multifunzionale, capace di trasmettere conoscenze di base al fianco di una forte professionalizzazione, una scuola che liberi l’uomo da ogni catena.
Per noi la formazione avviene principalmente a scuola, una scuola di massa e di qualità.

PER QUESTO NEI PROSSIMI MESI LOTTEREMO PERCHÉ LE LOGICHE DEL LAVORO, ESPRESSE DA STAGE E APPRENDISTATO, SIANO FUNZIONALI ALLA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E NON AI GUADAGNI DEI PADRONI.

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