giovedì 10 giugno 2010

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci


«Sul sito xxx è stato pubblicato un post (ora prontamente cancellato) in cui un gruppo neonazista milanese chiamato "I figli di Hitler" metteva taglie in euro per chi pestava alcuni compagni quali xxx, e xxx del Manzoni e altri. I soldi sarebbero potuti essere ritirati solo da chi avesse consegnato foto che documentassero la cosa. Io lo considero un dato certamente preoccupante.»

Questo è il post comparso sabato scorso su Indymedia - Lombardia.

Non c’è modo migliore per far capire quale sia il clima milanese di questa prima metà del 2010 che riportare testualmente questo post che è comparso sabato scorso su lombardia.indymedia.org
Ma la lista dei nomi comparsa sul sito neofascista è molto più lunga e prende di mira i principali esponenti studenteschi, sia delle superiori che universitari, dell’antifascismo milanese.
La reazione generale e unanime è di sconcerto e sdegno. E di solidarietà. Perché queste minacce non fanno che ricordarci l’importanza dell’antifascismo, della cultura della nonviolenza attiva da opporre alla subcultura della violenza generata dall’ignoranza.

il 2010, a Milano, è stato un anno all’insegna della lotta ai neofascismi, movimenti che, da realtà più che marginali, quali sono al momento, cercano disperatamente di apparire sulle cronache dei giornali, spesso con iniziative fra l’inquietante e il ridicolo.

così come cercano nuovi adepti consumando chili di volantini che distribuiscono piazzandosi coi caschi davanti alle scuole superiori. Ma loro si sono infastiditi soprattutto col Liceo Manzoni, perché quella scuola aveva deciso, in risposta ai volantinaggi di Forza Nuova, di rispondere con le tre potenti armi di cui potenti di cui può disporre un collettivo studentesco: il boicottaggio, consistente nel rifiuto dei volantini fascisti, la dissacrazione, attuata con una applauso ironico, e l’indignazione, manifestata con un presidio antifascista aperto alla cittadinanza davanti alla scuola.

Di fronte al partecipato 25 aprile milanese, i fascisti hanno convocato manifestazioni e concerti di livello nazionale e internazionale ma dai numeri insignificanti. E l’antifascismo milanese ha fatto sentire la sua voce di risposta immediata tutte le volte che le teste rasate sono scese in piazza.

Milano è una città difficile per molti aspetti; ma per fortuna il neofascismo non trova (ancora?) lo spazio che aspira ad avere; ecco dunque la frustrazione che si concretizza in minaccia verso gli avversari istigando violenza dietro compenso.

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. (Isaac Asimov)


"XXX del Manzoni"
LaPS - Laboratorio di Partecipazione Studentesca

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